Gli artisti
di Scena Sintetica
Giorgio Guerra
Musicista
Nasce agli inizi degli anni ’50 a Nave, un paesello nei sobborghi di Brescia. In veste di scolaro non eccelle particolarmente poiché la sua attenzione è distratta dagli studi musicali. Dodicenne incontra il pianoforte che segnerà, nel bene e nel male, tutta la sua adolescenza e la giovinezza (terminerà poi gli studi pianistici al Conservatorio di Brescia nella classe del M° Riccardo Frugoni. Con il M° Giancarlo Facchinetti seguirà il corso di Composizione).
Nella fase di formazione musicale sceglie con cura maniacale i modelli sui quali impostare il suo “credo” artistico. A parere di chi lo conobbe in quegli anni, queste scelte determinarono una profonda svolta nella sua personalità: divenne estremamente selettivo nelle amicizie e si accentuò il lato solitario del suo carattere. Tenta, nello stesso periodo, la strada della pittura, forse per allargare l’indagine sull’espressività. Nulla ci è dato di sapere sugli esiti di quell’indagine. Alla fine degli anni settanta il M° Giulio Tonelli gli affida la propria classe di “Teoria, Solfeggio e dettato musicale” al Conservatorio di Musica di Brescia. Quella classe lo vede tutt’oggi convinto docente. Ormai maturo incontra il gruppo che in seguito diventerà “Scena Sintetica”. Siamo agli inizi degli anni ottanta. Il contatto con il teatro è una tappa decisiva della sua vita. Scopre una nuova dimensione dell’esperienza espressiva, e, da quel momento in poi, diviene non solo musicista di teatro, ma anche uomo di gruppo. Da quel momento in poi la sua storia si intreccia con quella del gruppo, e non è agevole delineare un percorso artistico prescindendo da esso.
La musica di Giorgio Guerra segue il percorso del gruppo nelle diverse fasi della sua maturazione, è talvolta “popolare”, altre volte “invocativa”, o ancora “estatica”, senza preoccuparsi di fondare uno stile preciso, lontana dalla ricerca di un preciso ‘linguaggio’. E’ musica che nasce per la scena e per il gruppo, e non può essere staccata dal contesto e dal momento in cui è nata, perché rappresenta solo una delle componenti della ricerca teatrale complessiva di Scena Sintetica. (1998)